Che cosa sono i Last Minute Market

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last_minute_marketNe ha parlato anche Striscia la Notizia nella rubrica ‘Occhio allo SprECO’ curata da Cristina Gabetti: in Italia una quantità spropositata di merci alimentari ancora commestibili va a finire nella discarica; circa 4000 tonnellate al giorno. Pensate che nelle mense scolastiche il 18% dei pasti viene buttato via. A volte perché si sta per superare la data di scadenza, a volte perché è stato danneggiato il packaging che contiene la merce. Ma anche perché tanta merce non viene messa sul mercato per evitare che i prezzi scendano sotto un certo limite considerato ‘minimo’ per la commercializzazione. Si stima che da un ipermercato di medie dimensioni si potrebbero recuperare ogni anno circa 150 tonnellate di prodotti perfettamente consumabili.

Trasformare tutto questo spreco in risorsa è precisamente l’obiettivo di Last Minute Market: un nuovo tipo di mercato che si regge sulla convinzione non possiamo permetterci di sprecare neppure un grammo di merce, soprattutto quando ci sono così tanti indigenti nella nostra società.

Grazie al Last Minute Market è quindi possibile recuperare le merci invendute, ormai prive di valore commerciale, ma ancora idonee per il consumo. Tutti i beni raccolti, ossia donati all’associazione, vengono messi a disposizione di enti e associazioni della zona che offrono assistenza a persone in condizioni di disagio sociale ed economico.

Da un lato ci sono le imprese agroalimentari (dalla produzione alla ristorazione), negozi e supermercati che producono queste eccedenze. Dall’altro gli enti no profit caritativi di assistenza che le potrebbero utilizzare queste eccedenze per sfamare molti bisognosi.

Chi ne trae beneficio? Tutta la società: le aziende, perché lo smaltimento dei rifiuti è molto più oneroso di quanto si pensi; gli enti caritativi, dove spesso scarseggiano le risorse per l’acquisto di beni. E anche le istituzioni pubbliche – cioè comuni, province, regioni, ASL – che ricevono benefici indiretti di tipo sociale, economico e ambientale: diminuisce la spesa pubblica per l’assistenza e diminuisce la quantità di rifiuti in discarica. Uno schema win-win, ossia un progetto in cui tutti gli attori che partecipano escono vincitori.

Il Last Minute Market nasce all’Università di Bologna ed è già operativo in Emilia, ma è nostro augurio che si diffonda presto a macchia d’olio in tutta Italia. Potete aiutarne la diffusione sensibilizzando comuni, direttori di supermercati e ipermercati ed enti caritativi nella vostra zona.


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