Anatocismo: ADUSBEF indica come richiedere il rimborso

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Il 5 aprile scorso La Corte Costituzionale con la sentenza n. 78/2012 ha bocciato la cosiddetta norma «salva-banche» introdotta come emendamento del decreto Milleproroghe. Essa riguardava i tempi di prescrizione relativi al ricorso contro le banche che avevano applicato l’anatocismo, cioè calcolato interessi sugli interessi – a scapito dei correntisti creditori. Già nel dicembre 2010 la Corte dei Conti aveva stabilito che la presentazione del ricorso nella causa alle banche per richiedere una restituzione degli interessi ricapitalizzati doveva avvenire entro dieci anni dal giorno della chiusura del conto corrente da parte del cliente. Ma l’emendamento spostava questo termine decennale a decorrere dall’ultima operazione contabile dell’addebito non legittimo. E poiché praticare l’anatocismo è ormai vietato dal 2000, nessun correntista poteva più presentare un ricorso.

Su questa pagina del sito ADUSBEF è possibile scaricare un facsimile della lettera raccomandata da inviare alla banca con tutte le istruzioni del caso. Lo stesso documento spiega anche come calcolare l’entità del rimborso, che cosa fare quando nel frattempo lo sportello è passato a un’altra banca e nel caso in cui si siano aperti vari conti con lo stesso istituto di credito. Tutto previa iscrizione all’ADUSBEF.


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