Calcolo per andare in pensione nel 2017: mini-guida utile

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Si tratta di una delle domande che vengono rivolte più spesso ai motori di ricerca: “Quando andrò in pensione?”. Nel calcolo pensione scoprire la data esatta non è facile, soprattutto a causa delle modifiche che vengono introdotte sempre più velocemente. Ecco una piccola guida su come calcolare l’età pensionabile, tenendo conto degli ultimi cambiamenti di legge avvenuti nel 2017.

Quali sono i requisiti necessari?

Il calcolo della pensione si basa su alcuni parametri: il primo è l’età e il secondo è il periodo contributivo, ovvero i soldi che mensilmente vengono versati all’INPS durante l’arco della vita lavorativa.

Età pensionabile

L’età pensionabile è uno dei parametri che sono cambiati più spesso in questi anni: nel 2017 è stato fissato a 66 anni e 7 mesi per lavoratori e lavoratrici dipendenti del privato, e per le lavoratrici del pubblico impiego ed a 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, il requisito per l’anno 2017 è pari a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne.
Il prossimo adeguamento pensionistico è fissato nel 2019 e verrà poi aggiornato ogni due anni.

Periodo contributivo, retributivo e misto

Ci sono inoltre tre tipi diversi di criteri di calcolo della pensione, che variano a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995 (anno dell’introduzione della riforma Dini): il sistema retributivo, contributivo e misto.

Per i lavoratori privi di anzianità contributiva prima dell’introduzione della riforma viene adottato il sistema di calcolo contributivo, ovvero una percentuale della retribuzione annua viene accumulata su un “conto virtuale”, questa, verrà poi tramutata in pensione una volta raggiunto il montante previsto grazie a una serie di coefficienti di trasformazione, che variano a seconda dell’età del lavoratore.

Per i lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno maturato meno di 18 anni di anzianità contributiva e a decorrere dal 1° gennaio 2012 anche ai lavoratori con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni, viene utilizzato il sistema misto, dato dalla media delle retribuzioni o redditi percepiti negli ultimi anni di attività lavorativa.

Il sistema retributivo invece è riservato a chi prima della riforma aveva maturato almeno 18 anni di anzianità e si basa sull’anzianità contributiva (massimo 40 anni), il reddito pensionabile e l’aliquota di rendimento

Come calcolare quando si andrà in pensione?

Il calcolo della pensione oggi può essere facilmente effettuato grazie al sito ufficiale dell’INPS nella sezione “La mia pensione futura”, rivolto a tutti i lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, ai lavoratori con contribuzione versata alla Gestione Separata, agli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e ai lavoratori con contribuzione versata agli altri fondi e gestioni amministrate dall’INPS.


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