Come dovrebbero cambiare le scelte di investimento in base all’età

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investimenti in base all etaPer ogni fascia di età il piano ideale di investimento è diverso, perché ogni generazione ha punti di forza e obiettivi da raggiungere diversi. Anche se sempre nell’ottica della diversificazione, dovrebbe cambiare la suddivisione del portafoglio.

Per i trentenni, che purtroppo oggi come oggi non riescono a trovare altro che lavori precari, è comunque una priorità pensare di accantonare somme che un domani vadano a sostituire un futuro pensionistico molto incerto. Anche con piccole somme volta per volta. Infatti, chi è giovane può permettersi da un lato maggiore rischio e dall’altro può contare sulla forza del periodo lunghissimo, ovvero dei vari decenni che ha davanti a sé. Il portafoglio di investimento ideale per un individuo intorno ai trent’anni è costituito da una parte di risparmi da non toccare mai, composta da azioni globali con dividendo, oppure da fondi comuni di investimento o ETF non di tipo speculativo, ma che offrano un flusso cedolare costante – possibilmente da reinvestire nello stesso fondo per fare salire la rivalutazione negli anni. Un’altra parte del mix dovrebbe essere costituita da risparmi facilmente liquidabili per far fronte a spese come l’acquisto di casa o auto: ad esempio, titoli di stato a breve scadenza o conti deposito.

I cinquantenni sono oggi la fascia d’età che più riesce a costruire, ma non hanno davanti a loro un orizzonte temporale altrettanto lungo quanto i trentenni. Deve perciò essere ridotto il tenore di rischio, con un portafoglio che miri alla conservazione del capitale producendo interessi intorno al 2,5% l’anno. Questo si può ottenere piazzando circa un quarto del proprio portafoglio sulle azioni suddivise tra italiane, statunitensi, giapponesi e di paesi emergenti. Due quarti del capitale suddivisi in corporate bond a scadenza breve (ad esempio, triennale) in euro e altrettanti in dollari e un ultimo quarto in CCT a scadenza biennale.

Per i settantenni l’orizzonte temporale su cui si può ragionare è di almeno 10 anni. Il modo migliore per investire il denaro è quello di ridurre al massimo il rischio, preferendo i titoli obbligazionari agli azionari. Un buon mix potrebbe essere costituito da circa il 15% di azioni distribuite tra Italia, Stati Uniti, Cina e paesi emergenti, 40% di bond societari investment grade a tre anni sia in euro che in dollari e un 45% di CCT con scadenza biennale.


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