Consulenza finanziaria indipendente: costi e differenze

Di
consulenza finanziaria indipendente

Se stai leggendo queste righe probabilmente hai già sentito parlare di questa nuova figura professionale ma vuoi sapere qualcosa in più. 

Partiamo dall’inizio, l’acronimo CFA corrisponde a Consulente Finanziario Autonomo, così come indicato nell’albo OCF. 

Si tratta di un professionista che svolge il lavoro di consulente finanziario in maniera indipendente. Questo significa che il suo operato è diretto a raggiungere esclusivamente i vantaggi per il cliente, senza alcun conflitto di interesse. 

Cosa che invece accadrebbe, ad esempio, nel caso delle banche che molto spesso offrono alla clientela dei prodotti dove sono loro per prima a guadagnarci, senza però assicurare un portafoglio efficiente. 

Quindi un carattere distintivo del CFA è proprio la trasparenza nel suo operato e l’assenza di vincoli rispetto ad un intermediario. 

Quali sono i costi di una consulenza finanziaria NON indipendente?

Per poter comprendere al meglio il valore di questa figura è bene partire dalla lista delle spese aggiuntive nel caso in cui si scegliesse un altro percorso. 

Ovvero, quei costi che inevitabilmente potrebbero colpire il risparmiatore che si rivolge ad un consulente finanziario non indipendente o che sceglie una pianificazione fatta in casa.

Vogliamo stilare una lista esemplificativa di tutti quei costi, all’apparenza nascosti, ma che inevitabilmente impattano sulle tasche dell’investitore. 

  1. Costi di prodotti inefficienti: questo significa avere un portafoglio pieno di titoli che vanno peggio rispetto all’indice di riferimento di mercato e che, a conti fatti, non portano ad un reale guadagno per l’investitore.
  2. Costi per inesperienza: purtroppo lanciarsi in autonomia in un mondo che non si conosce abbastanza, significa pagare somme di denaro ulteriori ed incorrere in problematiche difficili da gestire. 
  3. Costi per strumenti rischiosi. Se viene proposto un prodotto ad alto rendimento, ma dove il rischio associato è ben chiaro al risparmiatore, allora non c’è rischio di trovare spiacevoli sorprese. 

La situazione cambia quando il titolo o il fondo effettivamente rischioso viene venduto come conservativo, come “un’ottima opportunità di guadagnarci”. Finché il mercato regge non ci saranno grosse ripercussioni, ma quando andrà giù…

  1. Costi per liquidità: si tratta di un punto poco trattato. Un promotore finanziario classico potrebbe non mettere alcuna attenzione al livello di liquidità del suo cliente. L’obiettivo è quello di vendere e non ti mettere al sicuro l’intera sfera finanziaria dell’investitore. 

Al contrario, avere troppa o poca liquidità è una questione che merita la giusta attenzione ed una guida professionale. Nel primo caso per proteggersi dall’inflazione, nel secondo per essere pronti ad affrontare tutte quelle urgenze non preventivate. 

  1. Costi per la scelta di strumenti troppo conservativi: quando non si ha molta esperienza con i mercati, ed una bassa propensione al rischio, c’è il pericolo di selezionare prodotti che possono ingabbiare l’investitore. 

Sicuramente è utile considerare strumenti conservativi se questi sono vicini ai propri obiettivi di investimento, ma quando l’intero portafoglio ha questa caratteristica si rischia di bloccare il proprio capitale per infiniti anni… Da un lato si perderebbero molte altre opportunità di rendimento, dall’altro si rischierebbe di aspettare tanto per ritrovarsi in mano un pugno di mosche

Quanto costa la consulenza finanziaria indipendente?

Siamo arrivati a rispondere alla tanto attesa domanda. 

La panoramica appena conclusa sulla consulenza non indipendente ci spiana la strada per inquadrare in modo reale i costi da considerare quando ci troviamo di fronte ad un consulente indipendente:

 1# Costo del consulente: di base si aggira intorno all’1% +iva del patrimonio in consulenza. Si tratta di una percentuale indicativa del massimo applicabile, poi la definizione del costo definitivo avverrà sulla base del caso specifico.

2# Costi di acquisto e vendita degli strumenti finanziari.  Il consulente indipendente non gestisce fisicamente il capitale del cliente, ma offre la sua supervisione e indirizzo sull’operato dal cliente che procede poi alla compravendita dei prodotti. 

Quindi, questo secondo costo dipende esclusivamente dalla spesa prevista dall’intermediario che emette i titoli. Il consulente indipendente non guadagna da questi costi, anzi, il suo compito è di aiutare l’investitore a trovare le migliori occasioni per abbatterli. 

3# Costi di gestione dello strumento finanziario: sono i costi indiretti, ovvero i costi che l’emittente sostiene per la gestione dello strumento finanziario. Non sono costi sempre presenti per l’investitore (come nel caso delle azioni). 

A conti fatti emerge come il costo principale di un consulente finanziario indipendente è rappresentato da quella singola percentuale che varia in base al capitale in gestione.

Mentre in tutti gli altri casi si parla di costi aggiuntivi che un buon CFA può aiutare a mitigare e ridurre all’essenziale.

Ci sarebbe ancora molto da dire sui costi della consulenza finanziaria indipendente, ma per il momento lasciamo spazio alle riflessioni finali sull’argomento.

Il valore aggiunto a cui non bisognerebbe rinunciare

Il vero valore di rivolgersi ad un consulente finanziario indipendente è la possibilità di avere accanto una figura professionale che supporta il cliente nel raggiungimento reale dei suoi obiettivi e della sua famiglia. 

Si tratta di un supporto finanziario a 360°, infatti, questo consulente non si limiterà a consigliare un fondo o alcuni strumenti alla moda per poi sparire nel nulla. 

Il suo lavoro è quello di ascoltare il cliente…ma soprattutto la persona che si nasconde dietro di esso, per capirne gli obiettivi di vita finanziaria e accompagnarlo in questo percorso. 

Oggi esistono nuove opportunità che rendono l’accesso alla consulenza finanziaria indipendente libero per tutti. Si tratta della possibilità di richiede un’analisi gratuita del portafoglio senza alcun impegno.

Il primo passo verso la libertà finanziaria è quello di essere consapevole dei traguardi che si vogliono raggiungere e degli strumenti a disposizione. Non è necessario fare tutto da soli, ora è possibile iniziare questo percorso con un vero alleato al proprio fianco.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009