Green bond: quali sono le qualifiche che rendono le obbligazioni ecocompatibili

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green-bondQualche tempo fa i nostri colleghi di soloecologia hanno pubblicato la notizia che la Francia ha messo sul mercato dei green bond, obbligazioni che permettono a società private o enti pubblici di raccogliere fondi per realizzare infrastrutture utili al miglioramento dell’efficienza energetica. Non è certo il primo caso. Due mesi fa ne circolavano già 600 nel mondo per un controvalore pari a 130 miliardi di dollari e allo 0,15% del mercato obbligazionario internazionale, in 24 nazioni e in 23 valute diverse.

Il mercato mostra grande interessi per questi strumenti finanziari, ma le metodologie di rating non sono ancora del tutto definite. Per il momento esiste uno standard chiamato Green Bond Principles, un set di parametri messi a punto dall’associazione Icma (presente in 60 Paesi) a cui le aziende possono aderire su base volontaria, compilando documenti e schede. I principi cardine sono quattro e riguardano:
* l’utilizzo dei proventi (ad esempio, quanto dell’incasso viene impiegato per finanziare nuove iniziative e quanto invece per vecchi progetti già esistenti);
* il procedimento mediante il quale vengono valutati e selezionati i progetti;
* la gestione degli utili (occorre collocare i proventi derivanti dai green bond in una posta specifica del bilancio con un auditor che ne verifichi la gestione e l’allocazione);
* il reporting.


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