Investimenti immobiliari: che cos’è il ‘condo-hotel’

Negli Stati Uniti sono molto diffusi i condo hotel, anche noti come hotel-condo o Contel e si inizia a parlarne anche in Europa. In pratica, si tratta di un edificio che dal punto di vista giuridico è un condominio, ma viene gestito come un hotel, con affitti a breve termine e con una reception nella hall di ingresso. Di solito si tratta di edifici molto elevati che diventano hotel di lusso, nelle grandi città oppure nei luoghi di villeggiatura.

Dal punto di vista degli investimenti immobiliari, il concetto di ‘condo-hotel’ è estremamente interessante: le grandi catene alberghiere offrono ai potenziali acquirenti la vendita di singole stanze oppure delle quote dell’edificio (in inglese, fractional shares). Si tratta comunque sempre di una vendita di una o più unità immobiliari, arredate e dotate di cucina, del tutto autonome e indipendenti. Oltre che come casa per le vacanze, queste unità possono essere affidate al gestore dell’intera struttura per suddividere con questi il ricavo (solitamente, in una quota intorno al 50%). A differenza della multiproprietà, il condo-hotel non ha una destinazione alberghiera, bensì di unità abitativa; questo significa che, se la gestione dell’hotel dovesse fallire, l’acquirente della stanza ne rimane proprietario.

In Italia esistono già alcune proposte in questo senso – specie nelle metropoli e in importanti zone turistiche. Non esiste ancora però una disciplina legale completa in merito a questo istituto – e sarebbe molto auspicabile averla al più presto. Occorre perciò tenere ben presente le condizioni espresse nel Regolamento che si sottoscrive con l’atto di vendita. Sono norme che regolano tutti i rapporti interni, riguardanti i costi di gestione (spesso elevati), le spese per i lavori straordinari (che riguardano non soltanto la propria unità, ma anche le parti comuni) nonché le modalità di decisione nelle assemblee – di solito diverse da quelle condominiali tradizionali regolate dal codice civile.