Italia senza contante: cresce il numero delle carte di credito attive nella Penisola

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contanti o carta

L’Italia continua a registrare una crescita costante dei sistemi di pagamento digitali, rendendosi così protagonista di una rivoluzione oramai votata all’abbandono del contante. Lo spiegano i dati, relativi sia alle transazioni digitali sia al numero di carte di credito attive nella Penisola.

Meno contante, più carte di credito in Italia

Il numero delle carte di credito attive, come quelle proposte da Nexi, raggiunge quota 13,8 milioni, mentre il volume complessivo dei pagamenti cashless aumenta del +12,3% rispetto al 2023. Questo dato palesa un cambio strutturale nelle abitudini delle persone, che scelgono gli strumenti elettronici per effettuare un numero di transazioni quotidiane sempre più alto.

Le carte di credito registrano un incremento del +3,4% nell’utilizzo rispetto al 2023, e mantengono una posizione predominante nel mercato nazionale dei pagamenti. L’importo medio per singola operazione scende a 63 euro: un valore più basso rispetto agli anni passati, ma che indica un uso più frequente anche per acquisti di piccola entità. Questo calo rappresenta un segnale importante, per un motivo in particolare: mostra come il pagamento elettronico sia diventato parte integrante anche nelle spese quotidiane. Le carte diventano così un sostituto naturale del contante, che invece appare in declino a livello nazionale.

Oltre alle carte di credito tendono a diffondersi anche le prepagate, con un totale di 33,6 milioni di carte attive nel 2024 e un aumento delle operazioni pari al +13% su base annua. Questa categoria conquista una diffusione così ampia grazie alla semplicità d’uso e ai costi contenuti. Lo shopping online trae un grande vantaggio da tali caratteristiche, perché gli utenti scelgono spesso le prepagate per isolare le spese digitali dai conti principali. L’e-commerce continua a crescere e lo fa anche grazie a questa tendenza: le prepagate, in sintesi, rappresentano lo strumento più diffuso per le transazioni via web.

Gli altri numeri di un’Italia sempre più cashless

Le transazioni tramite POS segnano un’espansione ancor più forte, con un aumento pari al +16,4% nel 2024. Questo dato dimostra quanto i pagamenti elettronici vengano considerati dagli italiani come imprescindibili, soprattutto se si parla degli acquisti presso i negozi fisici. Le scelte commerciali degli operatori, unite agli incentivi legati all’adozione dei sistemi digitali, hanno avviato un utilizzo (e una diffusione) capillare dei terminali di pagamento. Il valore complessivo transato digitalmente raggiunge 450 miliardi di euro: una cifra che, da sola, basta per sintetizzare l’avanzamento strutturale dell’universo cashless italiano.

L’analisi delle fasce demografiche evidenzia alcune differenze nei comportamenti. Gli utenti compresi tra 18 e 44 anni, residenti nel Nord Italia, mostrano il livello più alto di utilizzo delle carte, sia per gli acquisti fisici sia per quelli online. La familiarità con la tecnologia e il maggior ricorso ai servizi digitali, infatti, creano una propensione superiore (quasi naturale) verso gli strumenti elettronici. Le carte revolving, invece, attirano soprattutto la fascia 35-54 anni, che ricorre a questo strumento per le esigenze legate alla gestione familiare o per la possibilità di rateizzare le spese. Una scelta che suggerisce maggiori necessità in termini di flessibilità nei pagamenti, oltre ad un utilizzo orientato alla programmazione finanziaria.


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