La Fed inietta 600 miliardi di liquidità nell’economia USA: che cosa significa?

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Dopo le elezioni di mid-term, l’altro grande appuntamento della settimana economico-politica statunitense è arrivato ieri. Da qualche giorno le orecchie degli operatori economici erano drizzate per capire se fosse vero che Banca centrale americana volesse comprare titoli di stato americani. Ieri la decisione è stata presa e le cifre sono gigantesche. Seicento miliardi di dollari di debito pubblico americano acquistati dalla Fed, corrispondenti a circa un terzo della ricchezza prodotta in Italia in un anno.

In realtà si tratta di una mossa tecnica, ma che può avere importanti conseguenze non solo oltre oceano ma anche sui nostri portafogli: i mercati azionari hanno subito mostrato di gradire con un netto rialzo. L’iniezione di liquidità consente di mantenere i tassi di interesse sempre molto bassi e di rendere il dollaro ancora più debole rispetto all’euro e alla moneta cinese – fatto che faciliterà le esportazioni dagli USA e renderà più difficili le nostre.

Ma il significato più profondo della cura di Ben Bernanke è questo: anche in America si teme che la ripresa economica sia debole, nessuno è ancora convinto del fatto che l’economia stia andando per il verso giusto. Passerà ancora molto tempo prima di vedere la sbalorditiva crescita del PIL americano che aveva caratterizzato gli anni passati.


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