Lo scudo della BCE dà nuovo impulso ai conti deposito

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La mossa della Banca Centrale Europea non è soltanto riuscita a far calare i rendimenti dei titoli di stato, sia a breve che a lunga scadenza, ma è destinata ad avere un altro effetto importante in materia di investimenti. Innanzi tutto, premia tutti coloro che hanno continuato a credere nella solidità del paese nei momenti in cui i dubbi potevano essere più forti: questi titoli saranno ripagati con rendimenti altissimi. Inoltre, rimette in gara i conti di deposito, classici rivali dei BOT. Infatti, per chi ha dei liquidi da investire, molte banche offrono dei tassi di interesse più alti dei titoli di Stato a breve termine. Qualche esempio significativo, partendo dal presupposto che in questi giorni un BOT a scadenza annuale rende sul mercato secondario il 2,09% lordo e l’1,82% netto.

Il conto deposito SI conto! di Banca Sistema concede sul denaro vincolato a 12 mesi ben il 3,68% netto.
Lo stesso vale per Iwbank. IBL è poco più in basso, al 3,6%. Conto Rendimax di banca IFIS con vincolo a un anno rende il 3,48%.

Al gradino sottostante troviamo Chebanca!, che paga un massimo del 2,88% sul denaro vincolato per 12 mesi, leggermente minore il rendimento per un conto analogo aperto con Fineco oppure con Banca Generali 2,8%. Con la differenza che per Chebanca! e Fineco è sufficiente investire 5000 euro, mentre per il conto Bg Champion di Banca Generali non può essere aperto con meno di 15.000 euro.

Nel panorama delle banche tradizionali, l’offerta è variegata: Mps paga tassi dall’1,76% al 4% netto per denaro vincolato da un minimo di 3 a un massimo di 60 mesi. Credem offre invece un generoso 3,2% netto per i vincoli quadrimestrali, UniCredit propone il 2% a per vincoli a 12 mesi e il 2,6% per quelli a 24 mesi.


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