Paesi emergenti: le 30 nazioni dove conviene investire nei prossimi anni

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Non ci sono dubbi sul fatto che Cina e India guideranno la lista dei paesi più promettenti per la crescita economica nei prossimi vent’anni. Ma, tenendo conto di una serie di altri parametri (dimensioni dell’economica, attuale reddito e prospettive, profilo di investimento, investimenti esteri, dipendenza dalle materie prime, apertura al commercio, stabilità economica, inflazione, trend demografico, capitale umano ed esposizione all’eurozona) è possibile completare l’elenco dei futuri BRICS con altri paesi alcuni dei quali assai sorprendenti, come vedremo sotto.

Ecco quindi un elenco delle 30 economie che nei prossimi due decenni con maggiori probabilità genereranno interessanti tassi di interesse per gli investimenti, in base a un indice compilato dagli analisti di Maplecroft:
1. Cina
2. India
3. Indonesia
4. Vietnam
5. Bangladesh
6. Brasile
7. Filippine
8. Nigeria
9. Corea del Sud
10. Malaysia
11. Russia
12. Tanzania
13. Singapore
14. Hong Kong
15. Perù
16. Egitto
17. Thailandia
18. Colombia
19. Turchia
20. Uzbekistan
21. Etiopia
22. Iraq
23. Arabia Saudita
24. Ghana
25. Cile
26. Messico
27. Argentina
28. Marocco
29. Polonia
30. Uganda

Come si vede, sono in cima alla lista i paesi asiatici, con uniche eccezioni il Brasile e la Nigeria. Le economie asiatiche vincono grazie alla loro apertura, alla stabilità e alle tendenze demografiche. Ma l’America Latina è la seconda regione più promettente. L’Europa orientale e i Balcani sono svantaggiati perché risentono fortemente della crisi dell’eurozona, con la sola eccezione di Turchie e Polonia. Si noti che nessuno dei paesi occidentali avanzati rientra in questo elenco di paesi in crescita: essi sono penalizzati dalla mancanza di crescita demografica e da una crescita del PIL molto limitata in futuro.

Le sorprese maggiori sono indubbiamente costituite da Tanzania (12° posto), Uzbekistan (20°), Iraq (22°) e Uganda (30°), che beneficiano delle prospettiva di crescita demografica e nelle potenziali riforme sociali e infrastrutturali.

Che Cina, India e Indonesia siano al vertice della classifica non è sorprendente: ciò è dovuto alle dimensioni delle loro economie: un’economia piccola, anche se cresce del 20% l’anno, non è mai molto appetibile per gli investitori.

La Russia è da sempre uno dei BRIC, ovvero il club delle nazioni in più rapido sviluppo insieme a Cina, Brasile e India, ma è soltanto undicesima nell’indice delle destinazioni più promettenti per gli investimenti. Il motivo è da addurre in parametri come la scarsa organizzazione legislativa, un’età media crescente nella popolazione, la forte corruzione e una pesante dipendenza sulle esportazioni di materie prime. Se fossero attuate le riforme necessarie la sua posizione potrebbe però migliorare nettamente.


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