Perché investire sul mattone: una casa per uscire dalla crisi

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caro casaIl mercato immobiliare è attualmente ai minimi storici, ma nell’arco del 2013 si vedranno i primi segnali di ripresa. Sono stati già registrati infatti i primi cenni di miglioramento, con percentuali di vendite di case e appartamenti ancora sotto lo zero ma in rialzo rispetto alle medie del 2012 e del 2011.

Proprio per questo si sta diffondendo sia da parte dei media che degli esperti del settore, un messaggio univoco e incalzante: “Chi ha la possibilità, compri degli immobili adesso”. Questo perché da un lato i prezzi sono più bassi rispetto agli anni scorsi, e dall’altro il settore sta ricevendo nuova linfa grazie alla bioedilizia, per cui si prevedono importanti rialzi nell’immediato futuro.

Lo spettro dell’IMU ancora si fa sentire, è vero, ma anche su questo fronte spinoso si azzardano previsioni rosee per i futuri proprietari di immobili. L’interesse degli italiani per l’acquisto di appartamenti (soprattutto se si tratta della prima casa) è ancora molto forte, nonostante l’azione ostile delle banche che difficilmente eroga mutui e, quando lo fa, li carica di interessi molto elevati.

Colpa probabilmente dei nostri retaggi culturali, tipicamente mediterranei, secondo i quali, al primo posto della scala di valori e priorità di ogni cittadino, c’è da sempre la costruzione di un proprio “focolare”. Resta il fatto che, nonostante la crisi, le famiglie italiane abbiano ancora il forte desiderio di essere proprietari di un appartamento e sono disposte a fare tutti i sacrifici necessari per realizzare quest’obiettivo.

Per questi ed altri fattori il mercato immobiliare sembra destinato a una ripresa in tempi brevi, come spiega in un’intervista rilasciata a un noto quotidiano Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, un centro studi indipendente italiano:
Il mercato è destinato a migliorare tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Del resto i primi segnali di un cambiamento positivo si sono già avvertiti durante i primi mesi di quest’anno.

Al di là dei listini, il mattone ha ancora il potenziale per essere considerato un “bene rifugio”, per investire i propri risparmi senza dover compiere manovre finanziarie azzardate.

Come dimostra ad esempio il progetto Ecocittà (www.ecocitta.com), quartiere green del territorio marchigiano il trend del momento vede in netta crescita la costruzione e la vendita di case eco-compatibili.

Situato nel comune di Porto Potenza Picena, questo progetto si sta rivelando un esempio virtuoso su scala nazionale, mettendo in pratica i dettami della bioedilizia, branca che sta letteralmente risollevando il settore immobiliare. Gli appartamenti a impatto zero infatti costituiscono non solo un importante esempio di civiltà e rispetto per l’ambiente, ma alleggeriscono notevolmente la spesa economica che grava sulle famiglie per quanto concerne la gestione di una casa.

In linea generale migliori affari si concluderebbero, statistiche alla mano, scegliendo appartamenti piccoli (al di sotto dei 100 metri quadrati) e ben rifiniti. Questo perché abitazioni del genere sono più spendibili sul mercato, sia nel caso in cui si voglia rivenderle sia che si decida di affittarle.

Gli appartamenti di piccola metratura sono inoltre meno soggetti al “super spread” richiesto dagli istituti di credito, dimostrandosi più gestibili dal punto di vista economico.

A tal proposito Mario Breglia prosegue: Oggi i prezzi delle case sono ai minimi storici, quindi se il mercato continua in questa direzione di ripresa, chi investe “bene” oggi potrebbe realisticamente sperare in un ritorno già nel 2015.


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