Prima casa, come acquistarla con la cessione del quinto

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Comprare una casa è il sogno di tutti, un traguardo che segna l’inizio di una nuova vita e rappresenta una svolta importante.

E’ l’evoluzione e il superamento del concetto di vivere in affitto, un cambiamento che passa attraverso la decisione di fare proprio uno spazio rendendolo bello e confortevole.

Per poter raggiungere l’obiettivo di comprare la prima casa, che si accompagna spesso ai concetti di matrimonio e famiglia, è possibile orientarsi tra diverse opzioni.

Oltre al ‘classico’ mutuo c’è anche la possibilità di ricorrere alla cessione del quinto. Si tratta di un prestito rivolto ai pensionati che abbiano lavorato nel pubblico e ai lavoratori che siano ancora in servizio, possono farne richiesta i dipendenti con contratto a tempo indeterminato e gli iscritti al fondo Inpdap.

Un prestito che, è bene sottolinearlo, è ottenibile in modo veloce e si caratterizza per un rimborso semplice: quest’ultimo avviene per rate mensili, trattenute dallo stipendio oppure dalla pensione di chi ne abbia fatto richiesta.

Per capire quali sono le opportunità legate alla cessione del quinto sarà utile ricorrere alle piattaforme di specialisti come questa. E’ sempre necessario dimostrare di essere in possesso di una busta paga in grado di assicurare all’istituto che eroga il denaro (banca o finanziaria che sia) il suo successivo recupero.

Quanto alla somma che è possibile ottenere, essa non può comunque superare il limite massimo di 150mila euro (anche se a richiedere il prestito sono entrambi i coniugi) e comunque non può mai andare oltre il prezzo dell’immobile da comprare.

Un prestito veloce: ecco quali documenti servono

La cifra che viene infine ricevuta, una volta che sia stata portata a termine la procedura di richiesta, deve essere utilizzata per un certo motivo: in questo caso il prestito serve all’acquisto della prima casa ovvero di un immobile.

Il rimborso avviene poi in modo fluido e con cadenza mensile. Si parla di ‘cessione del quinto’ poiché queste stesse rate non possono comunque mai superare il 20%, ovvero il quinto, dello stipendio.

L’Inpdap permette sia ai pensionati che agli iscritti alla Gestione unitaria di prestazioni creditizie e sociali di ricorrere a prestiti di tipo agevolato per sostenere certe spese con cessione del quinto (per esempio il matrimonio del figlio). Dal 2012 Inpdap è stato assorbito da Inps, per cui si parlerà di Gestione dipendenti ex Inpdap e dell’Inps.

E’ proprio quest’ultima ad erogare generalmente il prestito, altrimenti a farlo sarà una banca oppure un istituto finanziario convenzionato. Infine uno sguardo ai documenti che è necessario presentare: oltre a quelli personali servirà anche la copia autenticata dal notaio dell’atto di compravendita (che non dev’essere stato sottoscritto da più di un anno).

In caso di acquisto non ancora perfezionato, servirà anche la copia autenticata del preliminare di compravendita (deve risultare chiaro che è stato già versato il 10% dell’importo totale necessario all’acquisto). Si può ricorrere alla cessione del quinto anche per l’acquisto di un immobile al coniuge oppure al figlio maggiorenne.

Nel caso in cui l’immobile venga acquistato a un’asta giudiziaria, allora sarà necessario allegare alla documentazione la copia autenticata dell’atto che accerta l’avvenuta aggiudicazione.


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