Quali sono le principali tipologie degli ETF smart beta

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Dopo aver dato una definizione generica degli ETF smart beta passiamo a esaminare su quali fattori si focalizzano le principali categorie di questi prodotti di investimento. Ricordiamo che si tratta sempre di fattori potenzialmente in grado di contribuire a generare dei rendimenti più elevati rispetto al mercato di riferimento. Li elenchiamo in ordine alfabetico:

* ETF smart beta bond di base: puntano su obbligazioni sovrane con buoni rating.
* ETF smart beta cyclical: replicano gli indici composti da titoli azionari di società che operano in settori positivamente correlati con il ciclo economico.
* ETF smart beta defensive: replicano gli indici composti da titoli azionari di società che operano in settori poco esposti al ciclo economico.
* ETF smart beta dividend weighted: consentono agli investitori di esporsi a titoli ad alto dividendo poiché gli indici sottostanti replicati dagli ETF sono costruiti in modo da dare la precedenza a società che pagano dividendi elevati.
* ETF smart beta equal weight: nell’ottica della massima diversificazione, assegnano la stessa ponderazione a ogni componente dell’indice evitando sovraesposizioni ad azioni con grandi capitalizzazioni ed equilibrandoli con quelle delle società small cap.
* ETF smart beta fundamental weighted: utilizzano delle misure finanziarie indipendenti dal prezzo di Borsa, ad esempio il flusso di cassa, gli utili, la politica di dividendi.
* ETF smart beta growth: privilegiano le azioni di società con tendenza alla crescita (lo fanno filtrando l’indice di riferimento sulla base di criteri di crescita storica, attuale e futura degli utili per azione).
* ETF smart beta minimum variance: mirano ad abbassare il profilo di rischio del portafoglio sovrapesando le azioni a bassa volatilità.
* ETF smart beta momentum: prediligono i titoli a volatilità più bassa o che hanno performato bene nel recente passato.
* ETF smart beta premio al rischio: puntano su obbligazioni con CDS (credit default swap) più elevati.
* ETF smart beta private equity: mirano a società di venture capital o ad altri investimenti al di fuori della Borsa.
* ETF smart beta value: aumentano il più possibile l’esposizione ad azioni sottovalutate dal mercato prediligendo le società con fondamentali più solidi (ad esempio, utili alti rispetto al prezzo delle azioni).
* ETF smart beta volatility-based: utilizzano criteri di ponderazione dell’indice sottostante che mirano a ridurne la volatilità.


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