Come richiedere il rimborso degli interessi ingiustamente pagati sui mutui usurari

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mutuo usurarioLa legge antiusura 108/96 prevedeva la determinazione di tassi soglia per i prestiti, ovvero tassi di interesse bancari oltre i quali scatta il reato di usura. Una circolare in seguito emanata da Bankitalia aveva però espunto dal tasso soglia la commissione di massimo scoperto. Tre successive sentenze della Cassazione all’inizio del 2013 sui mutui usurari hanno definitivamente stabilito che invece occorre aggiungere anche quest’ultimo valore (ovvero, gli interessi di mora) per calcolare l’effettivo tasso vigente nel momento in cui è stato stipulato il mutuo. Se con questa addizione di quote si eccede il tasso soglia si configura il reato di usura originaria e si ha il diritto di chiedere di essere rimborsati dalle banche su tutti gli interessi già pagati e l’azzeramento di quelli futuri fino alla scadenza: in pratica si paga soltanto la quota capitale.

In pratica, occorre quindi verificare quale fosse il tasso soglia e quale il tasso applicato dalla banca nel contratto di mutuo nel giorno in cui è stato firmato il contratto. Per individuare il primo valore si possono consultare le tabelle presenti di siti di associazioni di consumatori come Adusbef (oppure sul sito della Banca d’Italia), dove è registrata l’evoluzione storica dei tassi soglia. Per individuare il tasso applicato dalla banca (anche noto come TAN) basta invece munirsi il rogito firmato presso il notaio – e poi sommare le due quote (interessi normali + interessi di mora) e verificare se sia stato superato il tasso soglia. Se si trattava di un mutuo con interesse a tasso fisso, il calcolo è molto semplice perché nel contratto è allegato un piano di ammortamento; con mutui a tasso variabile i calcoli sono più complessi ed è meglio avvalersi di una consulenza.

Se si scopre di rientrare in un caso di tasso usurario bisogna inviare una lettera di contestazione alla banca (mediante un modulo scaricabile dal suddetto sito web Adusbef o richiedibile in formato cartaceo presso i loro sportelli). Se la banca non risponde in maniera collaborativa, occorre tentare una mediazione (obbligatoria per legge) e se neppure questa strada funziona, è necessario intraprendere un’azione legale ai fini del risarcimento.

L’usura è perseguibile anche se il mutuo è già estinto: si hanno 10 anni di tempo dal momento dell’estinzione del mutuo per presentare la contestazione. Affidarsi a uno studio legale o a un’associazione di consumatori potrebbe costare dai 500 ai 1000 euro circa.


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