Trading online: focus sul cambio euro dollaro

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Il cambio euro dollaro continua a rappresentare un parametro importante per analizzare la situazione economica e finanziaria internazionale, un asset in grado di riassumere molteplici aspetti e fornire indicazioni utili per gli investitori.

Dall’inizio del 2020 l’apprezzamento dell’euro sulla divisa americana è stato considerevole, passando da un cambio di 1,10 fino all’attuale 1,18, dopo aver sfiorato quota 1,20 il primo settembre.

Ovviamente il rafforzamento della moneta unica europea sul biglietto verde non aiuta la ripresa economica, in quanto frena le esportazioni europee sul mercato globale e blocca le dinamiche inflazionistiche, con i dati di agosto che mostrano un rincaro dei prezzi di appena lo 0,4%. La BCE si è più volte espressa in merito, ribadendo come il suo obiettivo non sia quello di controllare il cambio euro dollaro, ma proprio il contenimento dell’inflazione.

Eppure la banca centrale guidata da Christine Lagarde sarà chiamata inevitabilmente a fare qualcosa, per sostenere la flebile crescita economica dell’Eurozona e contrastare l’aumento della disoccupazione nei Paesi UE. La BCE è inoltre chiamata a rispondere alla FED, con la banca centrale americana che ha stabilito il suo nuovo target sull’inflazione sostenuto da politiche monetarie espansive, alle quali l’istituto europeo dovrà necessariamente adeguarsi.

Investire sul cambio euro dollaro: qual è la situazione attuale?

La maggior parte dei trader che investono nel trading online, e in particolar modo nel Forex, si concentra sul cambio euro dollaro, in grado di catturare l’attenzione come pochi altri asset riescono a fare. Naturalmente è importante adottare un approccio prudente, seguendo i consigli per investire con il trading online di professionisti qualificati come gli esperti di Giocareinborsa.com, per capire come analizzare i mercati e imparare a costruire strategie diversificate con una gestione del rischio ottimizzata.

Sull’EUR/USD è stata proprio la Federal Reserve a dare il via a una nuova politica monetaria, con una strategia basata su un obiettivo dell’inflazione media al 2%, come annunciato dal presidente dell’istituzione americana Jerome Powell nel suo intervento di Jackson Hole. Questo nuovo modello operativo è stato ribattezzato AIT, Average Inflation Targeting, il quale prevede il mantenimento iniziale di una bassa inflazione al di sotto del 2%, per favorire la crescita economica e trainare l’aumento graduale dell’inflazione al di sopra del 2%, ottenendo nel medio termine il target stabilito.

In pratica la FED sta incentivando gli investimenti finanziari, garantendo il supporto di politiche monetarie accomodanti e un atteggiamento permissivo nei confronti della crescita dei prezzi nel medio termine. In questo caso gli scenari possibili sono due: da un lato l’economia potrebbe migliorare portandosi dietro anche l’inflazione, altrimenti una contrazione vedrebbe l’intervento immediato della banca centrale americana, con operazioni di immissione di liquidità, accesso facilitato al credito e acquisti di titoli di Stato USA.

Naturalmente tutto ciò sta pregiudicando l’economia dell’Eurozona, in particolare bloccando la ripresa, poiché di fatto l’Europa sta importando deflazione con il tasso di cambio che continua a salire da inizio anno. Senza dubbio i livelli sono eccessivi al momento, inoltre bisogna considerare l’effetto quasi nullo sull’inflazione delle politiche monetarie espansive della BCE. Mantenere questo approccio a lungo potrebbe minare la stabilità finanziaria europea, tuttavia sembra impossibile un rallentamento dei programmi pandemici dell’EuroTower nel breve termine.

Quali fattori considerare per fare trading online su EUR/USD

Per investire nella coppia Forex EUR/USD è indispensabile partire dall’analisi tecnica, utilizzando lo studio dei grafici e l’integrazione degli indicatori per individuare tendenze e impostare correttamente i valori di stop loss. Ad ogni modo diventa sempre più importane tenere conto anche dell’analisi fondamentale, soprattutto in un momento come quello attuale di forte incertezza, con la situazione legata alla pandemia di Covid-19 che potrebbe cambiare gli scenari in modo improvviso e inaspettato.

Tra i fattori da considerare per l’analisi fondamentale del cambio euro dollaro c’è ovviamente l’inflazione, diventata ormai un aspetto centrale nelle politiche monetarie della FED e della BCE. Allo stesso modo è necessario monitorare i dati ufficiali sulla disoccupazione e la crescita economica, per capire come le stime degli analisti possano in qualche modo offrire previsioni realistiche, da sfruttare per anticipare i movimenti del cross valutario beneficiando delle oscillazioni di breve termine.

L’attuale politica monetaria della Federal Reserve potrebbe stimolare un forte aumento degli investimenti in dollari, con un apprezzamento del biglietto verde nel medio e lungo periodo, tuttavia sarà fondamentale osservare la risposta della BCE e le congiunture economiche internazionali.

Sul fronte del commercio internazionale rimangono centrali la produzione industriale cinese e la guerra dei dazi tra USA e Cina, con il focus sulle prossime elezioni presidenziali americane del 3 novembre.


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