Un libro per imparare a investire nelle materie prime

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Il mondo è soggetto a continui cambiamenti e lo stesso si può dire degli investimenti. Purtroppo investire in azioni non dà più gli stessi rendimenti che in passato parevano sicuri e veloci. Invece, il mondo delle materie prime sta acquisendo un’importanza sempre maggiore. Con giganteschi paesi in via di sviluppo la richiesta di rame, zinco, minerali di ferro, carbone, oro, petrolio, ma anche cacao e xxx può soltanto aumentare. Nel decennio che ci sta davanti il mercato delle commodity offrirà agli investitori rendimenti assai maggiori degli altri comparti.

Nonostante la loro importanza, le materie prime sono spesso oggetto di fraintendimenti concettuali. Mentre tutti sono d’accordo sull’importanza di azioni, obbligazioni e investimenti immobiliari, l’avventura nel mondo delle commodity è guardata con intimidazione e sospetto dall’investitore medio.

Per questo nasce la guida Il piccolo libro per investire nelle materie prime, di John Stephenson tradotta dall’inglese per i tipi di CHW Edizioni e corredata da note esplicative per il pubblico italiano.

Il sottotitolo (Come operare nel mercato delle commodity senza bruciarsi) è alquanto pregnante. Il testo si propone di infatti di esaminare nei dettagli gli investimenti in materie prime identificando le opportunità di cui approfittare, quali strumenti utilizzare e i benefici di un portafoglio ben diversificato. Spiega perché questo settore sarà così cruciale in futuro e perché è soggetto ad alti e bassi e ad andamenti diversi da quelli degli altri strumenti finanziari. Suggerisce e quando bisogna comprare e con quale formula.

Insomma, una roadmap per scoprire le maggiori opportunità di investimento del futuro.


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