20% di ritenuta sui bonifici bancari dall’estero: è possibile evitarla?

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bonifici dall esteroE’ una misura davvero drastica e senza precedenti quella per cui a partire dal 1° febbraio scorso le banche italiane devono trattenere una ritenuta del 20% su ogni bonifico proveniente da un paese straniero versato su un conto corrente di un cittadino italiano. La legge si applica soltanto alle persone fisiche, non alle aziende e ai professionisti.

Per evitare la ritenuta (che è assolutamente automatica) occorre precedere l’arrivo del bonifico con una autocertificazione, ovvero una richiesta preventiva di esclusione e in seguito dimostrare che la cifra proveniente dall’estero non è un compenso “reddituale” imponibile. Oppure lasciare che la ritenuta sia effettuata per poi presentare (entro il 28 febbraio dell’anno seguente) le prove contrarie che attestino l’impropria applicazione della normativa nel caso specifico e scomputare la cifra trattenuta dalla dichiarazione dei redditi. Che cosa si intende per “prove contrarie”? In pratica occorre dimostrare che la somma ricevuta non è di tipo reddituale ma soltanto patrimoniale: per esempio, se è soltanto la restituzione di un finanziamento o di una caparra versata per affittare una casa oltre frontiera.

Spetta all’istituto di credito ricevere la dichiarazione del suo cliente e darne una valutazione. Ma in tutti i casi, anche quando la ritenuta viene evitata, il nominativo del cliente viene segnalato all’Agenzia delle Entrate.
La normativa non è chiara, ma è verosimile che per verificare la bontà dell’autocertificazione la banca richieda la visione del quadro RW del modello Unico, quello in cui sono riportate le attività finanziarie, la proprietà di di immobili, barche, opere d’arte all’estero.

Le banche inizieranno a versare all’erario tutte le ritenute effettuate da febbraio alla fine di giugno e accantonate dall’istituto di credito il giorno 16 luglio (la cifra dovrà includere anche gli interessi maturati). Dopo questo primo versamento, le ritenute dovranno essere versate dalle banche ogni 16 del mese successivo al ricevimento della cifra.

1 commento su “20% di ritenuta sui bonifici bancari dall’estero: è possibile evitarla?”
  1. simone ha detto:

    una totale completa follia
    I capitali scudati rientrano con il 5%
    Speriamo che il buon senso prevalga e che questa folle norma venga eliminata


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