ACF: conosciamo meglio l’Arbitro per le Controversie Finanziarie

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L’Arbitro per le Controversie Finanziarie è un organismo attivo in Italia dall’inizio del 2017 in ottemperanza a una direttiva dell’UE.

L’ente è in pratica un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie finanziarie tra risparmiatori retail e intermediari attivo presso la CONSOB, che ne ha stabilito la regolamentazione e che lo ospita presso un apposito ufficio. L’Arbitrato è costituito da un collegio di esperti in materia finanziaria.

L’ACF fornisce uno strumento relativamente semplice ed efficiente per risolvere le controversie (senza ricorrere alle vie legali e dunque senza necessità di essere assistiti da un avvocato) ai risparmiatori che hanno già presentato senza successo dei reclami presso degli intermediari finanziari di cui sono o erano clienti. I reclami possono riguardare la presunta violazione da parte degli intermediari degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza, nei confronti degli investitori.

I ricorsi sono gratuiti per i risparmiatori e le decisioni vengono prese in tempi rapidi (entro sei mesi). Se le ragioni dei risparmiatori vengono riconosciute, l’ACF stabilisce quale risarcimento deve versare l’intermediario. Se invece la decisione arbitrale non è ritenuta soddisfacente dal risparmiatore, questi è libero di adire in un secondo momento l’Autorità Giudiziaria. L’ACF può pronunciarsi soltanto nelle controversie relative a richieste di risarcimento dei danni non superiori ai 500.000 euro.

Il ricorso può anche essere presentato per via telematica. Dopo la registrazione sul portale viene fornito l’accesso a un’area riservata. Un wizzard guida l’utente nell’inserimento di tutti i dati e i documenti necessari.


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