Analisi tecnica e analisi fondamentale: quali sono le differenze?

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Analisi tecnica e analisi fondamentale sono le due principali scuole di pensiero circa la valutazione delle attività quotate. L’analisi tecnica prende in considerazione i movimenti dei prezzi di azioni, opzioni e valute e utilizza questi dati per prevedere il futuro andamento dei prezzi. Invece, l’analisi fondamentale esamina invece i fattori economici, statistici ed econometrici di un’azienda, noti appunto come fondamentali.

Semplificando al massimo il discorso, possiamo dire che i “tecnici” valutano un’attività quotata in base ai grafici, mentre i “fondamentalisti”, per valutare il prezzo “corretto” e “intrinseco” di un’attività quotata si basano piuttosto su bilanci aziendali, rendiconti del flusso di cassa, conti profitti e perdite. Con questo secondo approccio, la decisioni riguardanti gli investimenti sono relativamente semplici da prendere: se il prezzo di un’azione scende sotto il suo valore intrinseco, allora vuol dire che si tratta di un buon investimento e si provvederà all’acquisto. Se invece il titolo è sopravvalutato, si consiglierà di venderlo.

I “tecnici”, invece, ritengono che non sia opportuno analizzare i fondamentali di una società perché di essi tiene già conto il prezzo dell’azione: tutte le informazioni riguardanti una determinata azione possono essere trovate nei grafici che la riguardano.

Un’altra differenza importante tra analisi tecnica e analisi fondamentale è che la seconda preferisce un approccio più a lungo termine nell’analisi del mercato: non settimane giorni o minuti come nell’analisi tecnica, ma periodi che possono arrivare a vari anni.

L’analisi tecnica fa anche riferimento al cosiddetto sentiment, ovvero a considerazioni di tipo psicologico e coglie aspetti che l’analisi fondamentale non rileva, cioè le tendenze a breve termine nel prezzo di un’attività quotata. E’ un metodo applicabile anche da chi non possiede particolari conoscenze economiche o statistiche, senza contare che i dati e i grafici relativi a prezzi e quantità sono molto facili da reperire su quotidiani e online.

Chi preferisce l’analisi fondamentale critica nell’analisi tecnica l’incapacità di prevedere le tendenze ex ante.

Per quanto diversi, i due approcci possono essere utilizzati insieme per analizzare gli investimenti in maniera avveduta: basta integrarli dando all’analisi fondamentale il compito di selezionare le attività ( e stabilire se sono sopravvalutate o sottovalutate) e all’analisi tecnica quello di scegliere il momento più opportuno in cui vendere o comprare.


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