Come funziona un portafoglio elettronico (wallet) per Bitcoin e altre criptovalute?

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Qualche giorno fa abbiamo parlato dei portafogli elettronici in generale. Oggi ci concentriamo sui Bitcoin wallet, ovvero sui portafogli Bitcoin, gli strumenti che permettono di eseguire transazioni in crittovalute.

Per la precisione, un portafoglio BTC (questo l’acronimo utilizzato per parlare di Bitcoin) serve per:
* conservare le cryptovalute;
* trasferirle ad altri utenti;
* ricevere pagamenti;
* effettuare pagamenti (con commissioni diverse in base alla velocità del pagamento richiesta);
* effettuare acquisti online (su siti e portali che accettano le crittovalute);
* visualizzare la cronologia di tutte le transazioni effettuate (in questo senso il wallet di ogni utente è anche un “piccolo server” che contiene e garantisce tutte le transazioni effettuate con i bitcoin).

Un concetto importante per quanto riguarda il wallet Bitcoin è l’address (che letteralmente significa “indirizzo” ma che deve essere tradotto per maggiore chiarezza con l’espressione “chiave pubblica”). Si tratta di un codice identificativo alfanumerico generato automaticamente quando si installa un portafoglio per Bitcoin. L’address inizia sempre con una cifra da 1 a 3 e di solito ha una lunghezza media di 33 caratteri. Potrebbe essere qualcosa come 1ACbp2gAFQSE9VqYypH5g28TQ6ov2Cw4Jm. Trasmettendo questo address a chiunque si è in grado di ricevere Bitcoin senza rischi. Non è necessario fornire altri dati personali. In pratica ha una funzione analoga a quella dell’indirizzo e-mail che si utilizza per la ricezione o l’invio di pagamenti con portafogli elettronici come PayPal.

Non esiste un limite al numero teorico di portafogli installabili e neppure esiste un limite al numero di indirizzi generabili per ogni portafoglio.

Commissioni da pagare per un wallet Bitcoin
Di solito i portafogli Bitcoin non chiedono commissioni per la ricezione delle crittovalute, ma ne trattengono una cifra sull’invio di BTC. Attualmente siamo nell’ordine di 0,0001 BTC, equivalenti a 4 centesimi di euro: questa cifra può cambiare in base al carico della rete.

Tipologie di portafogli bitcoin
* Programmi per il desktop – richiedono di scaricare un file e installare il client sul disco rigido del PC. Di facile utilizzo, questi programmi non sono immuni da furti o danni informatici.
* Web wallet: sono dei servizi online che non richiedono download di software. Ci si registra sul portale come nuovo utente creando un account. Si riceve una convalida e delle credenziali per l’accesso.
* App mobile che consente di eseguire transazioni mediante codici QR o tecnologia NFC.
* Hardware wallet o ledger: sono dei piccoli dispositivi simili a una classica pendrive USB che vengono usati solo come portafogli (non possono contenere programmi). Sono preferiti dai professionisti che dispongono di grosse cifre in criptovalute e da chi fa attività di “mining”.
* Paper wallet: una tessera di carta su cui è stampato un “indirizzo” (chiave pubblica) per ricevere Bitcoin e un QR-CODE che nasconde la “chiave privata” indispensabile per spendere i propri bitcoin. Di solito viene usato per conservare le crittovalute per periodi medio-lunghi.


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