Come salvaguardare i risparmi se la Grecia esce dall’euro

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Che la Grecia esca dalla zona euro oppure che la situazione vada lentamente normalizzandosi in futuro, è giusto che il piccolo risparmiatore sia preparato per ogni evoluzione possibile dello scenario economico-finanziario in base al proprio portafoglio. Poiché molti analisti danno per scontata l’uscita, ecco a grandi linee che cosa potremmo aspettarci per i vari tipi di investimento e quali potrebbero essere le misure da prendere:

Per quanto riguarda le azioni, se la Grecia esce dalla moneta unica, i panieri azionari sono destinati a indebolirsi, specie i titoli bancari di ogni nazione (anche se per motivi diversi). Potrebbero resistere meglio i titoli del comparto farmaceutico o alimentare.

Obbligazioni: a risentire maggiormente delle oscillazioni negative saranno sicuramente quelle del sistema bancario e le corporate del settore auto. Cali meno marcati per le obbligazioni del settore telecomunicazioni e beni di lusso.

Per gli investimenti in immobili con l’uscita dei greci dall’eurozona aumenteranno gli spread applicati dalle banche sull’Euribor e peggiorerebbe ancora la liquidità con un ulteriore abbassamento del numero di compravendite e probabile discesa dei prezzi (ma non un crollo come in altri paesi).

Titoli di stato: si assisterà una corsa all’acquisto dei Bund tedeschi che per questo motivo non solo non renderebbero più nulla, ma costerebbero qualcosa agli investitori, in maniera analoga a un’assicurazione sul capitale.

Per quanto concerne i conti correnti, nel nostro paese sono tutelati dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) che da solo garantisce 100.000 euro di restituzione in liquidità per ogni intestatario.

I fondi di investimento hanno già scontato da tempo l’uscita della Grecia da eurolandia e riposizionato i portafogli. La cosa migliore per l’investitore è non fare alcunché.

Le polizze index-linked e le polizze unit-linked vanno valutate sulla base del sottostante, ovvero agli indici e ai titoli a cui fanno riferimento. Per evitare i rischi bisogna che la presenza greca in un portafoglio diversificato sia nulla o molto bassa: in quel caso meglio non muoversi. Se invece i titoli greci sono rilevanti, si può anche valutare una vendita della polizza.

I mutui: finché la BCE assicura liquidità alle banche europee, l’Euribor non dovrebbe salire, ma potrebbero aumentare lievemente gli spread applicati dagli istituti di credito, comunque solo sui nuovi mutui e non su quelli già in essere.

Con un’uscita dei greci dall’euro il prezzo dell’oro dovrebbe calare a breve termine come conseguenza del deprezzamento dell’euro sul dollaro e della minore richiesta da parte degli investitori europei.


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