Che cosa sono gli ‘strumenti di debito chirografario di secondo livello’?

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Strumenti di debito chirografario di secondo livello è la dicitura con cui si parla nella Legge di bilancio 2018 di nuovi bond bancari con funzione «cuscinetto» in caso di bail-in (ovvero quando si renda necessario applicare il meccanismo ordinato dall’Unione Europea per risanare le banche – con la possibilità di svalutare azioni e debiti e convertire questi ultimi in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca con una sorta di “salvataggio interno”).

Una nuova classe di obbligazioni, dunque, a metà strada fra i le obbligazioni ordinarie o senior e le obbligazioni subordinate, che in altre nazioni europee (prima tra tutte la Francia) sono già state introdotte e chiamate “obbligazioni senior non-preferred“.

Gli strumenti di debito chirografario devono avere le seguenti caratteristiche:
* una durata di almeno dodici mesi;
* non avere le caratteristiche di strumenti finanziari derivati né essere collegati a questi ultimi;
* avere un rango inferiore agli altri crediti chirografari e superiore alle obbligazioni subordinate.

Per far comprendere l’obiettivo che sta dietro l’introduzione dei nuovi bond citiamo testualmente le parole della relazione illustrativa alla Legge di bilancio: consentire cioè agli istituti di credito di dotarsi di un cuscinetto di passività che si interporrebbe fra gli strumenti di capitale e le obbligazioni senior, assicurando a queste ultime, per una consistente parte ancora detenute dalla clientela retail, una ulteriore protezione in caso di crisi. Sono dunque titoli che vanno incontro sia alle necessità delle banche di dotarsi di strumenti ad elevata capacità di assorbimento delle perdite, sia alla crescente diffidenza dei risparmiatori nei confronti dei bond bancari.


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