Finanza e investimenti: che cosa sono l’indice di Sharpe e l’indice di Sortino?

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L’indice di Sharpe (in inglese, Sharpe ratio) è un indice di rischio finanziario, sviluppato dall’economista William Sharpe, che fu premio Nobel per l’economia nel 1990. L’indice misura la performance di un portafoglio d’investimento e rappresenta il rendimento di un portafoglio al netto del rendimento “non rischioso” ovvero, senza tenere in considerazione il tasso d’interesse “privo di rischio” (o riskfree rate), quello applicato a un titolo di Stato con rating AAA a breve scadenza, in rapporto al rischio dello stesso portafoglio. In questo modo l’indice indica il rendimento in termini percentuali per ogni unità di rischio dell’investimento.

L’indice di Sortino (in inglese, Sortino ratio) è anch’esso un indice di rischio finanziario, sviluppato dall’economista Frank A. Sortino, che pone l’attenzione sulla distribuzione dei rendimenti. A differenzia dell’indice di Sharpe, distingue però il rischio “positivo” dal rischio “negativo”. La volatilità che caratterizza movimenti positivi di prezzo, ha infatti un valore positivo per un investimento finanziario, mentre quella che si concretizza in perdite (movimenti negativi di prezzo) è da evitare. L’indice misura la bontà di un investimento, andando a vedere quanta performance è stata generata a fronte di una certa quantità di rischio di perdita assunta.

Per essere chiari, più sono alti l’indice di Sharpe e l’indice di Sortino, meglio è: se sono superiori a 0,5 sono discreti, se superiori a 1 sono ottimi, se superiori a 1,5 sono eccellenti. Devono però essere calcolati su almeno due anni di dati.


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