Investire nel petrolio è ancora una scelta giusta?

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Se sei Warren Buffett magari lo sai in che direzione andranno i mercati, mentre per noi “comuni mortali”, purtroppo, la borsa è imprevedibile. Ore e ore passate a studiare i grafici, a costruire una strategia d’investimento solida, poi arriva una pandemia mondiale e salta tutto.

Certo, un bravo investitore diversifica e, così facendo, riesce a limitare i danni anche in una situazione del genere; la verità, però, è che il Covid-19 ha segnato non solo le vite di tutti, ma anche l’andamento sui mercati di svariati titoli azionari, alcuni dei quali potrebbero non riprendersi più, come (forse) il petrolio.

L’oro nero, pur avendo sempre avuto un andamento altalenante, poteva essere studiato tenendo sotto controllo non solo il livello dell’offerta, ma anche eventuali blocchi o riduzioni delle trivellazioni, così da capire se comprare o vendere tale titolo. Inoltre, dalla rivoluzione industriale in poi, il petrolio è stato (ed è ancora) un pilastro dell’economia mondiale.

Già da prima del 2020, comunque, si discute molto riguardo all’investire nel petrolio, vista la tendenza, nonché la necessità, di muoversi verso un’economia sempre più green.

Quindi, è ancora una scelta giusta investire nel petrolio?

Investire nel petrolio oggi

Come detto, l’European Green Deal varato nel vecchio continente e il Green New Deal americano minacciavano già da qualche anno la quasi egemonia dell’oro nero nell’economia mondiale. Miliardi di euro (e dollari) saranno stanziati nei prossimi anni a favore di una transizione verso un’economia sostenibile, la quale sorgerà attorno alle energie rinnovabili che andranno a sostituirsi a gas e petrolio, così da raggiungere gli obiettivi fissati con l’accordo di Parigi sul clima.

Vista anche la necessità reale di tale transizione, le prime a muoversi in questa direzione sono state proprio le società petrolifere, tra cui colossi del settore come ExxonMobil, British Petroleum ed Equinor (ex Statoil), le quali hanno investito milioni nelle rinnovabili.

Tutto questo ha portato molti investitori, grandi e piccoli, a rivedere le loro strategie e ad eliminare il petrolio dal proprio portafoglio-investimenti, processo accelerato dalla pandemia in corso.

La situazione, così messa, porta ad un’unica risposta: l’oro nero non è più un buon investimento.

Dobbiamo però, come sempre quando si parla d’investimenti, ponderare le notizie e ragionare razionalmente. Il petrolio, come detto sopra, è stato per decine di anni pilastro fondamentale dell’economia mondiale e, nonostante gli enormi investimenti nel settore green, probabilmente lo sarà ancora per molto.

Cambiare le basi sulle quali si reggono la maggior parte dei settori produttivi nel mondo non è cosa da poco, perciò, pur sapendo che gli investimenti vanno fatti prendendo in considerazione un arco temporale ampio, dobbiamo comunque essere consapevoli che serviranno anni e anni (purtroppo) prima che si arrivi veramente ad un azzeramento dell’estrazione di petrolio.

La ripresa della quotazione in borsa dell’oro nero iniziata a novembre 2020 (qui e qui trovate grafici per poter verificare con i vostri occhi) ne è la riprova: il mondo ha ancora bisogno del petrolio.

Possiamo perciò concludere dicendo che investire nel petrolio oggi potrebbe essere ancora una scelta giusta, tutto dipenderà, come al solito, dallo studio dei grafici e dalle strategie d’investimento di ognuno.

Jacopo Stefanetti


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