Operatori finanziari – quali sono le differenze tra banche, SGR, SICAV, SICAF e SIM

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Chi vuole investire i suoi risparmi ha necessariamente a che fare con gli operatori finanziari, i più importanti dei quali sono banche, SGR, SICAV, SICAF e SIM. Vediamo le principali differenze tra i cinque soggetti.

Banche
Oltre a esercitare l’attività bancaria, gli istituti di credito offrono anche servizi e attività di investimento. Oltre alle banche italiane nel nostro paese possono svolgere un’attività di questo tipo anche banche comunitarie o extracomunitarie (sul territorio oppure online) in seguito a un’autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia, previo consenso della CONSOB. Attenzione, però: per le banche non italiane l’operatività in Italia è sottoposta alla vigilanza dell’Autorità del Paese di origine e non a quella delle Autorità italiane – a meno che la banca comunitaria non operi in Italia mediante una succursale.

SGR
L’acronimo significa Società di gestione del risparmio. Queste società svolgono attività di gestione collettiva del risparmio (per esempio, dei fondi comuni di investimento) oltre a gestione di portafogli (anche note come gestioni patrimoniali), consulenza in tema di investimenti, ricezione e trasmissione di ordini. Le attività delle SGR sono autorizzate da Bankitalia quando giudicate dalla CONSOB in grado di operare con diligenza, correttezza e trasparenza nell’interesse dei partecipanti ai fondi, di organizzarsi in maniera tale da ridurre al minimo il rischio di conflitti di interesse e di adottare misure adeguate a salvaguardare i diritti dei partecipanti ai fondi.

SICAV e SICAF
Nel primo caso la sigla sta per Società di investimento a capitale variabile, nel secondo per Società di investimento a capitale fisso. Entrambe svolgono esclusivamente attività di gestione collettiva del risparmio, previa autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia (dopo aver sentito la valutazione della CONSOB). A differenza delle SGR, le SICAV e le SICAF sono delle vere e proprie società di cui i risparmiatori diventano azionisti, acquisendo tutti i diritti connessi, incluso il diritto di voto – anche se, rispetto a una società tradizionale a ciascuna azione è attribuito soltanto un voto, perciò la possibilità che i risparmiatori possano di fatto imporre nel corso dell’assemblea delle decisioni in contrasto con la volontà dei soci fondatori è assai ridotta.

SIM
L’acronimo sottende l’espressione Società di intermediazione mobiliare: sono imprese di investimento, con sede legale e direzione generale in Italia che, previa autorizzazione della CONSOB, sono iscritte in un apposito albo. Come le banche possono prestare nei confronti del pubblico servizi e attività d’investimento e altri servizi accessori. Le SIM sottoposte al monitoraggio da parte della CONSOB per quanto riguarda il rispetto di trasparenza e correttezza, e della Banca d’Italia per quanto concerne la loro solidità patrimoniale.


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