Come si creano e come si leggono i codici ISIN

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codice ISINTutti sappiamo che l’ISIN è il codice universalmente usato per identificare senza ambiguità gli strumenti finanziari: azioni, obbligazioni, opzioni, warrant, ETF, futures e (per pura comodità) indici di borsa.

L’acronimo sta infatti per International Securities Identification Numbering ed è uno standard internazionale stabilito dall’ISO (infatti, un sinonimo per codice ISIN è ISO 6166).

Ma come funziona esattamente il sistema di numerazione ISIN? I codici ISIN sono amministrati da una National Numbering Agency (NNA) in ogni nazione. Negli Stati Uniti questa autorità si chiama CUSIP Service Bureau, in Italia La funzione di NNA è affidata alla Banca d’Italia. I codici ISIN sono costituiti da un totale di 12 caratteri alfanumerici strutturati in tre gruppi di solito separati da trattini per rendere più semplice la lettura.

Per la precisione, le prime due lettere indicano il paese in cui ha sede la società emittente o la banca responsabile del collocamento, ad esempio US per gli Stati Uniti e IT per l’Italia, mentre le Eurobbligazioni hanno come prefisso convenzionale le lettere XS. Il secondo gruppo di 9 caratteri è numero di identificazione in cui il ii primi 7 caratteri identificano l’emittente e gli ultimi 2 indicano l’emissione. La cifra finale ha funzione di controllo e assicura l’autenticità del codice impedendo gli errori.


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