Valute: qual è la differenza tra ‘denaro’ e ‘lettera’?

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Quando si parla di investimenti in valute è importante tenere presente il fatto che il tasso di cambio non è sempre espresso in un unico prezzo, bensì in due. Il primo di questi è detto denaro o corso denaro o bid e indica il prezzo a cui un operatore è disposto ad acquistare la valuta. Il secondo è detto lettera o corso lettera o ask – e indica il prezzo a cui è disposto a vendere la valuta.

Questi due prezzi variano continuamente, in base alle condizioni del mercato valutario e sono espressi con una formula del tipo lettera/denaro: per esempio, se una banca dichiara come quotazione spot dell’euro in termini di dollari 1,1240/1,1244 significa che è disposta in quel momento a comprare euro al cambio di 1,1240 dollari per euro e a venderli al cambio di 1,1244 dollari.

Anche in campo valutario si parla di spread, intendendo con questo termine la differenza che c’è tra denaro e lettera. Lo spread è importante, perché è ciò che assicura liquidità al mercato. Come negli altri ambiti finanziari, lo spread si allarga quando il mercato è caratterizzato da nervosismi e incertezze riguardo a una particolare valuta, le cui quotazioni assumono oscillazioni improvvise e ampie.

Riassumendo, possiamo dunque dire che “denaro” significa acquisto, mentre “lettera” significa vendita. Lo spread denaro-lettera (o bid-ask spread) è la variazione espressa in termini percentuali della differenza tra le offerte in vendita e le offerte in acquisto. O, per dirla con termini diversi, è la differenza tra la migliore proposta in vendita e la migliore proposta in acquisto in un determinato momento di Borsa. Maggiore è la liquidità del prodotto finanziario e minore sarà lo spread.


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