Bancomat, cosa fare in caso di clonazione o furto
Di Walter A.Mentre è sempre viva la discussione sull’utilizzo dei contanti e dei sistemi elettronici di pagamento, vale la pena ricordare che anche pagare con bancomat può rivelarsi insidioso.
Il fenomeno della clonazione delle carte bancomat non è più molto frequente, ma è ancora esistente. La clonazione avviene su ATM manomessi attraverso la duplicazione della carta, con un lettore di dati magnetici o microtelecamera, a opera di chi intende farne un uso illecito, dopo averne letto i dati in esse racchiusi, tra i quali il PIN.
Anche se facciamo molta attenzione, durante il prelievo o il pagamento con carta presso negozi o sportelli ATM il rischio rimane e i “pirati informatici” sono sempre più agguerriti. Inoltre è sempre possibile che il bancomat sia stato smarrito o rubato!
Cosa fare quando si è vittima di clonazione del Bancomat?
- contattare immediatamente ilnumero unico nazionale della Centrale d’Allarme Blocco Carte al numero verde 800.822.056
- segnalare immediatamente alla banca le operazioni disconosciute, per capire se è avvenuta la clonazione del bancomat. La segnalazione si effettua al numero verde o con una comunicazione mediante gli altri canali che l’emittente della carta mette a disposizione, come l’app di mobile banking.
- richiedere immediatamente il blocco della carta non appena si viene a conoscenza del fatto e denunciare il crimine all’autorità di polizia.
- ricordarsi che ci sono 60 giorni dalla data di ricevimento dell’estratto conto per inviare alla società emittente un reclamo scritto, con allegata la denuncia effettuata all’autorità competente.
- se possibile raccogliere testimonianze per provare che non siete voi gli autori delle spese effettuate tramite clonazione.
- in caso di sottrazione indebita della carta per clonazione l’istituto emittente dovrebbe, in genere, risarcire interamente il cliente, soprattutto nel caso in cui la banca disponga di una copertura assicurativa; in caso contrario e di fronte al rifiuto della banca stessa a risarcire il danno patito, ci si deve rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario. In casi estremi si può ricorrere all’intervento di un legale, affinché il danno venga risarcito.
- per provare la propria diligenza consigliamo di fare richiesta di acquisizione delle immagini a circuito chiuso filmate dalle telecamere esistenti ormai in ogni postazione bancomat. Di fronte a questa evidenza le banche non dovrebbero opporsi a risarcire la vittima di furto tramite clonazione e non dovrebbero pretendere il saldo dei pagamenti se la carta clonata, purché il cliente non abbia operato in modo fraudolento o non siano imputabili a suo carico ipotesi di dolo o colpa grave.
Inoltre, è necessario controllare e avere sempre presente i propri massimali di spesa e prelievo. Se questi sono molto alti e la vostra banca non prevede la possibilità del servizio di blocco automatico del bancomat nel caso in cui il cliente abbia superato i limiti standard assegnati o quelli convenzionati, sarebbe meglio richiedere la notifica via SMS o tramite APP per ogni spesa e prelievo effettuata con la vostra carta.
Alcuni consigli utili per chi usa il Bancomat
- usare sportelli ATM visibili e illuminati, possibilmente all’interno dei locali dell’istituto bancario o comunque di aree al chiuso e non all’aperto;
- evitare di farsi distrarre da altre persone durante un prelievo;
- non tenere mai il PIN vicino alla carta;
- verificare che l’ATM sia perfettamente integro, ossia che non ci siano parti aggiunte (tastiera, mini telecamera eccetera) o staccate;
- coprire con l’altra mano la tastiera mentre si sta digitando il PIN ed in ogni caso verificare che rispetti le distanze chi è in coda;
- non accettare mai l’aiuto di sconosciuti se la carta resta bloccata o in caso di difficoltà nel corso dell’operazione. Prima di allontanarsi, contattare la banca telefonicamente, chiedendo assistenza e il blocco della carta;
- denunciare immediatamente se la carta bancomat viene trattenuta dal ATM;
- non buttare mai la ricevuta nel cestino (potrebbe contenere parte di informazioni sensibili);
Commenta o partecipa alla discussione